lunedì 23 novembre 2009

Dopo la pausa forzata, si ricomincia...

Mi scuso nuovamente per non essere riuscito ad aggiornare il blog in queste due settimane, ma la verità è che gli impegni di studio e non, oltre che l'incipiente depressione personale, mi rendono sempre più difficile creare qualcosa.

Ora come ora, sto avendo maggiori difficoltà a creare regole per i giochi di ruolo, ed è quindi probabile che anche gli aggiornamenti ludici si trasformino in aggiornamenti poetici.

Per ora, comunque, ecco un bel paio di poesie.

La prima è basata su una serie di fonti classiche (ma principalmente su Alceo), anche se lo stimolo per crearla è nato leggendo una breve poesia indiana.
La seconda invece è -molto banalmente- un sonetto autobiografico.
Infine, il terzo breve componimento è un po' la descrizione di quello che ho provato, per un attimo, mentre componevo un'altra poesia.


Dimmi, fratello, in cosa speri mai?
Perfino all'alba le giornate
Si fanno brevi per noi, tu lo sai,
E le ore spese sono andate.
Su, brindiamo assieme un'ultima volta;
Ora arriva la notte nera,
E presto la vita ci sarà tolta:
Sia l'ultima gioia sincera.


Sebbene sia successo molto in questi
Giorni, sebbene abbia risolto oscuri
Dubbi, ed alfine in alcuni contesti
Gli eventi prossimi siano sicuri;

Pure si fan sempre più manifesti
La mia tristezza e i dubbi futuri.
Temo i miei sentimenti: non onesti
Penso che siano, oppure non maturi?

Non ne ho ancora la certezza. Aspetto
Che sia il tempo, ora, a darmi risposta.
Non decido; sì, per questo difetto

Ho sofferto in passato. Ma lo accetto:
Il tempo è crudele, e so quanto costa
Trarne il caro, ricercato diletto.


Sublime nel profondo è questo istante.
Possa la sua memoria amata, pura,
Restare con me e mai abbandonarmi.


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