martedì 5 aprile 2011

Nuova ambientazione per RuneQuest, racconto introduttivo.

Il mio prossimo progetto gidierristico corposo, che se andrà tutto bene dovrei riuscire a completare nel giro di un mese e mezzo, sarà una miniambientazione per RuneQuest II.

Lo scopo principale del lavoro in questione è creare un mondo nel quale giocare col mio gruppo, un po' come nel caso di Avventure per il mare.
Questa ambientazione, nello specifico, sarà pesantemente influenzata dall'universo di Warhammer 40.000, ma con una notevole interpretazione personale in chiave fantasy-apocalittica. Inoltre, sia per facilitare il mio compito di scrittura del manuale, sia per agevolarne la lettura da parte dei giocatori, questo lavoro si comporrà principalmente di brevi racconti.

Il primo di tali racconti è già pronto da qualche tempo, e altri ancora sono in cantiere. Non escludo di modificarlo un po' nella versione definitiva del manualetto, ma per ora ve lo presento così com'è.

Molti punti non vengono, volontariamente, chiariti: questo racconto deve essere principalmente un'introduzione, e pertanto l'ho scritto cercando di suscitare la curiosità del lettore nei confronti di quel che verrà dopo.

Insomma, alla prossima!


Discorsi attorno a un fuoco da campo
“Se so quand'è cominciato tutto questo casino? Beh, mio nonno raccontava sempre, la buonanima, che ai tempi di suo padre tutto era diversa da come è oggi: la gente non viveva soltanto nei rifugi, e tutto il mondo era abitabile a parte qualche zona; c'erano un sacco di città con migliaia di abitanti, non solo quella Daiva di cui parlano tanto i sognatori. E il caos rimaneva confinato in qualche buco, dove i suoi deliri non creavano problemi a nessuno.
Merda, è cambiato tutto da allora... quanto sarà passato? Cento anni, penso, o forse di più; che importanza ha? Io conosco solo questo mondo, e lo stesso vale per te e per tutti quelli che ho incontrato; e così sarà anche per tuo figlio, credimi: questo schifo è il posto in cui dobbiamo abitare, e sperare in qualche miracolo non serve a niente. O gli dei sono morti, oppure se ne sono sempre fregati di noi, altrimenti non avrebbero permesso che accadesse questo scempio.
Ma recriminare non serve a niente, hai ragione. E sta' tranquilla: con me tu e tuo figlio siete al sicuro, ho già attraversato molte volte questa zona, e per la giusta ricompensa vi porterò tutti e due al prossimo rifugio sicuro. Ce ne sono ancora, sì, anche se si fanno sempre più rari; basta poco per mantenerli sani: basta mollare un calcio in culo a ogni dannato stregone che prova ad avvicinarsi, e far fuori tutto quello che non è umano. Anche gli animali? Certo, signora mia, anche gli animali: non più tardi di quindici giorni fa ho visto quello che doveva essere stato un cervo; aveva due dannatissime mani al posto delle corna, e la coda terminava in una chela assurda. E sai che cosa ha fatto quella bestia quando mi ha visto? Ha riso, capisci? Un maledetto cervo che rideva come un essere umano! Si è buttato in carica contro di me, ma per fortuna avevo il mio arco a portata di mano; forse ora è la sua carcassa a far ridere chi la guarda, chissà...
Il punto è che se un uomo è mutato te ne accorgi facilmente, credimi, se si tratta di un animale è più difficile. L'unica è tenersi strette le poche bestie sane che restano, e non farle assolutamente pascolare in zone contaminate come ho visto fare a un gruppo di imbecilli. Gente del genere sarebbe capace di mangiarsi la carne di un animale mutato, che idioti.
Perché impallidisci? Eh, sì cara mia, c'è chi lo farebbe, mondaccio boia; idioti. All'inizio magari non ti fa niente, e magari è anche buona, ma poi appena inizi a digerirla ti muta inevitabilmente: porca miseria, stai mandando giù un pezzo di caos a ogni boccone, questo è cercarsela!
Dammi retta: questo casino ce lo siamo cercato noi uomini. Quando ancora c'erano le città, nessuno ha fatto niente per opporsi agli stregoni, anzi: era considerata una cosa conveniente imparare qualche dannato incantesimo per aiutarsi nella vita di tutti i giorni. Intere città con centinaia e centinaia di maghi dentro, te le immagini? Certo che alla fine sono cadute, porca di una miseria. Come, non lo sai? Però, il vostro rifugio doveva proprio essere un buco, accidenti. In pratica, comunque, ogni volta che un dannatissimo stregone lancia uno dei suoi maledetti incantesimi, c'è una piccolissima possibilità che in qualche modo il caos si manifesti.
Non so bene come funzioni la cosa; una volta ho accompagnato un tizio che diceva di essere uno studioso, anche se secondo me era solo un gran contaballe, e lui mi ha spiegato qualcosa: pare che ogni stramaledetta magia prenda il suo potere dal mondo del caos, usandone le forze. Quindi, se lo stregone non sta attento, la cosa gli scappa di mano e il caos entra nel nostro mondo. Immaginati cosa vuol dire questo in una città con un centinaio di maghi o giù di lì, porca miseria, immaginatelo. È così che è incominciato il vero casino: le città sono cadute, i loro abitanti sono morti o si sono trasformati in mostri, e il resto del mondo si è trovato nella merda.
Davvero, se non si sta chiusi in un rifugio, con gente a fare sempre la guardia sulle palizzate, si è condannati. Tu e tuo figlio avete avuto molta fortuna a trovarmi: da soli sareste morti nel giro di qualche giorno, credimi. Non ti preoccupate, porterò te e il bambino al sicuro entro dopodomani al massimo, dovremmo essere abbastanza vicini.
Ma com'è che quello in cui stavate prima è caduto? Per caso avete lasciato entrare qualche mutato del caos? Non lo sai, vero? Scommetto che è andata così, comunque. Ho sentito delle voci abbastanza inquietanti negli ultimi tempi: c'è chi dice che quegli abomini si stiano facendo scaltri ultimamente, e che stiano trovando il modo di corrompere sempre più rifugi. Secondo un tizio, uno dalla faccia spiritata che tremava di continuo, il caos non trasforma sempre gli uomini in mostri; sostiene che alcuni restino quasi normali, o addirittura che migliorino il loro aspetto fisico. Sarebbero questi a infiltrarsi nei rifugi e a farli cadere corrompendo tutti gli abitanti. L'idiota sembrava prendere molto sul serio questa storia, tanto che a un certo punto ha cercato di strangolare una ragazza dicendo che la sua bellezza doveva essere un effetto del caos. Un pazzo, credimi: abbiamo già abbastanza casini così, senza bisogno di crearcene altri da soli.
Ma tu stai tranquilla, non permetterò che facciano male a un bel pezzo di figliola come te, e arriverai sana e salva al rifugio, davvero. Che cosa voglio in cambio? Bah, si vedrà lì. Tu intanto riposati, mi sembri stanca e sei davvero molto pallida; bah, chissà che cosa avete passato tu e tuo figlio prima che vi trovassi. Ma non preoccuparti, con me sei al sicuro. Ti chiedo solo, per favore, di restare sveglia qualche ora mentre io mi riposo. Ora sono molto stanco, accidenti, e ho bisogno di dormire. Svegliami se senti dei rumori, d'accordo. Svegliami e farò tutto quello che vuoi, mia signora.”

5 commenti:

  1. Fede, è davvero un'intro stupenda *-* Voglio giocarci al più presto!
    -Mela-

    RispondiElimina
  2. Congratulazioni pedro! Ottima storia, anche se io personalmente avrei apportato delle modifiche che poi ti dirò a voce, comuqnue sia sembra molto promettente e non vedo l'ora di giocarci.

    -Kain-

    RispondiElimina
  3. La storia è solo un'introduzione, e non l'ho sviluppata neanche benissimo. Da un lato è troppo "informativa", e il presentarsi come monologo non è il massimo, dall'altro ho dovuto "limare" il linguaggio per renderlo presentabile e non troppo volgare.
    Per curiosità, come modificheresti tu?

    RispondiElimina
  4. Bello come racconto, l'inizio di un avventura intesa come narrazione, come introduzione a un'avventura Gdr mi pare pesante, troppa carne al fuoco per intenderci, il rischio è che giocatori poco attenti si perdano.
    -Qwein-

    RispondiElimina
  5. Grazie. Non ti preoccupare, la carne al fuoco è molta ma più che un'avventura sarà un'ambientazione: mica si dovrà giocare *tutto*. ^^

    RispondiElimina