mercoledì 5 giugno 2013

Una poesia d'immagini affastellate

A una prima lettura, questa poesia manca di qualsiasi senso apparente, e sembra solo una successione di immagini mentali ammucchiate l'una sull'altra, citazioni troppo dotte e legami troppo cervellotici. Ma, posso assicurarvelo, alcuni di questi collegamenti apparentemente insensati hanno un significato preciso.


Scrosci di fiumi che allattano mari
Di nebbia, tagliata a
Fette con lame in damasco, solcata
Da vele cazzate
Nere di lutto ateniese e pirati
Di carta cariba.
Latte di mandorla e miele dai monti,
Sgorgando in sorrisi,
Rendono bianca la terra, nericcia
Dai fumi di spurgo
Bigi e puzzoni, appestati d'olezzo,
D'odore di santo.
L'acqua si mischia col latte, la nebbia
Confusa nel miele:
Poco rimane dei pianti del cielo.
Perché non mi guardi?


Qual è questo significato? Beh, diciamo che questo è il mio piccolo segreto di oggi...

Nessun commento:

Posta un commento